venerdì 27 novembre 2015

The Hunger Games: Mockingjay pt. 2

Buongiorno a tutti cari lettori!
Oggi lanciamo un nuovo format: Libri al cinema dalle pagine delle opere al grande schermo.
HUNGER GAMES: MOCKINGJAY Pt.2
Da pochissimo è uscito nelle sale italiane il quarto ed ultimo capitolo della saga di Hunger Games.
Alla regia troviamo sempre Francis Lawrence; le colonne sonore sono di James Newton Howard che nel      capitolo precedente ci ha fatto innamorare con: The Hanging Tree. Non troviamo nessuna variante per la   fotografia di Jo Willems e la sceneggiatura di Danny Strong e Peter Creaig.
Ma passiamo al film vero e proprio.
La pellicola inizia con un ritmo lento che si concilia perfettamente al capitolo precedente, ma dopo  un po inizia lazione vera e propria ed entriamo nella rivolta.
Come tutti i film tratti da libri, naturalmente ci sono delle incongruenze, ma questo può essere un fattore a favore dal punto di vista della spettacolarità del film. Basta prendere n considerazione la morte di Finnick(Sam Claflin) è stata molto più spettacolare rispetto a quella del libro, senza nulla togliere a questultima.
Guardando alla complessità di tutti i capitoli trovo che questultimo sia la così detta ciliegina sulla torta dato che rispetto agli altri trasmette più suspense e tensione. Gli effetti speciali sono più che soddisfacenti, non troppo invasivi ed esagerati.
Una cosa che mi ha davvero sodisfatto è stato il personaggio di Tigris (interpretata da Eugenie Bondurant che grazie ai truccatori e alla                                                                                                                            computer grafica era esteticamente perfetta. Mi è dispiaciuto che abbiano interagito pochissimo nel film rispetto al libro. Un altro aspetto positivo è da attribuire a Josh Hutcherson (Peeta) e alla sua bravura nell interpretare linstabilità psichica del personaggio durante buona parte della proiezione.
In effetti ci sono state poche cose che mi hanno lasciato leggermente delusa. La prima  è sicuramente la rappresentazione degli ibridi che non rispecchiano a pieno la figura descritta nel libro che rimandava di più a delle lucertole, questa poteva essere anche più spaventosa rispetto a degli umanoidi bianchi e viscidi.
Un altra cosa che mi ha lasciato basita è stato il bacio tra Haymicth ed Effie alla fine del film. Considerando che Susanne Collins era il produttore esecutivo della pellicola forse voleva darci la conferma della sempre sospettata relazione tra i due.
-Leo-








mercoledì 25 novembre 2015

V per Vendetta #1

Dopo il successo del film V per Vendetta di James McTeigue uscito nel 2006 andiamo alla scoperta del romanzo grafico da cui è tratto.
V for Vendetta è un serie a fumetti in bianco e nero scritta da Alan Moore e disegnata da Davis Lloyd, pubblicato per la prima volta nei primi anni '80 nelle pagine della rivista inglese Warrior. Ma la chiusura inaspettata della rivista lasciò i lettori orfani della conclusione e solo dopo 8 anni la DC Comics decise di ripubblicare la serie che vide la sua conclusione.
Dopo l'enorme successo della serie a fumetti, uno dei maggiori capolavori di Moore insieme a From Hell e Watchmen, la CD Comics decise di pubblicare un unico volume sotto forma di graphic novel e le ristampe furono molte, anche in Italia, sia a colori che in bianco e nero.

La storia è ambientata in un futuro devastato da un conflitto nucleare in una Londra soggetta ad un regime totalitarista dove, tra le altre restrizioni, il governo controlla campi di concentramento dove vengono rinchiuse le minoranze discriminate. V è l'unico riuscito a scappare da uno di questi campi e da allora cerca di eliminare tutti  i suoi carcerati indossando sempre una maschera , ma una sera salva una ragazza di nome Evey dalla giustizia del Dito. Lei lo accompagnerà fino alla fine nell' intreccio delle sue imprese per far crollare il Governo e anche dopo la sua morte cercherà di portare a termine l'obbiettivo di V: la caduta della tirannia e la nascita di un' anarchia consapevole.
In una voluta assenza di "lieto fine" non è chiaro se da questo caos emergerà uno stato di anarchia consapevole o solamente disordine e sopraffazione.

Fumetto emozionante che coinvolge tutti i sensi e ti appassiona, ti affascina trasportandoti in una spirale di fatti apparentemente casuali, ma in realtà facenti parte di un disegno perfetto che non può che stupirte e accendere la fiamma di libertà e speranza che ti anima.

domenica 22 novembre 2015

Curiosità #01

Buongiorno a tutti cari lettori.

Oggi vi presentiamo il nostro format "Curiosità" che riguarderà naturalmente il nostro amato mondo cartaceo e l'influenza che ha negli altri settori.

Oggi vi rivelerò una curiosità sul film di Herry Potter tratti dagli omonimi libri. 

Sapevate che la Rowling ha preteso che gli attori del cast fossero di nazionalità britannica o irlandese?

La cosa è più che logica dato che Hogwarts è una scuola esclusivamente inglese; infatti le uniche eccezioni furono la francese Clémence Poésy (Fleur Delacour) e il bulgaro Stanislav Ianevski (Viktor Krum) che sono infatti studenti di scuole straniere.


-Leo-